I simboli portafortuna e il loro significato, dalla tradizione ai tatuaggi
QUADRIFOGLIO
Del quadrifoglio abbiamo parlato diffusamente nell’articolo precedente pubblicato su Idea Tattoo 149. Ricordo che,secondo una credenza diffusa in tutta Europa e nel mondo occidentale, il quadrifoglio porta fortuna a chi lo trova e ogni fogliolina rappresenta un dono: la prima foglia è per la speranza, la seconda per la fede, la terza per l’amore, la quarta per la fortuna. Un’altra interpretazione dice che la prima foglia attira la fortuna in genere, la seconda attira la ricchezza, la terza attira l’amore e la quarta la buona salute. Il quadrifoglio, proprio perché è raro, rappresenta l’abbondanza imprevista. Nel mondo tatto una delle tendenze è il disegno di un piccolo quadrifoglio tatuato sulla caviglia, sulla spalla o sull’avambraccio, a seconda del significato che si attribuisce all’immagine e alla sua collocazione: sul piede, perché la fortuna segua i nostri passi; sulla spalla, perché la fortuna ci protegga;sul braccio, per la fortuna nelle azioni.
ANCHE IL TRIFOGLIO PORTA BENE
Simbolo ufficiale della repubblica irlandese è l’arpa celtica di Brian Boru, emblema impresso su tutti gli euro irlandesi, ma un altro simbolo dell’isola Verde è il trifoglio,che nella terra di Erìn, l’Irlanda, viene chiamato shamrock. Anche se in Irlanda è considerato un portafortuna, lo shamrock non nasce propriamente come amuleto: rappresenta l’orgoglio dell’identità irlandese ed è un simbolo religioso di tradizione antichissima. Secondo la tradizione è stato San Patrizio a usare per primo il trifoglio per spiegare il mistero della Trinità Cristiana, dove vi sono tre rappresentazioni del Dio unico cosi come nel trifoglio sono tre le foglioline riunite all’apice. Lo shamrock è usato anche come logo o simbolo di varie squadre sportive,associazioni private o organizzazioni statali del territorio irlandese. Una i queste è la Aer Lingus, la compagnia aerea irlandese che espone uno shamrock gigante sulla cosa dei propri aerei. Per gli irlandesi il tatuaggio con lo shamrock , a tre o quattro foglie, è considerato un portafortuna. Un’altra caratteristica del trifoglio o quadrifoglio di ispirazione irlandese è il disegno a intreccio che deriva dall’arte celtica. Irlandesi a parte, il tatuaggio con il trifoglio o quadrifoglio è abbondantemente diffuso in tutto il mondo e vi sono molti altri modi per rappresentare questo simbolo della fortuna, come vedrete in questo numero di Idea Tattoo, che alla fortuna dedica un grande speciale.
IL NUMERO 4
Con le sue quattro foglie il quadrifoglio è associato al numero 4, il numero della realizzazione. Il quattro è associato al principio del quaternario (quattro sono gli elementi, i punti cardinali, i pilastri dell’universo) e alla ciclicità (le quattro stagioni suddivise da quattro periodi di 15 giorni, le quattro fasi che suddividono il giorno,le quattro fasi lunari),una tradizione simbolica che si ritrova in molte culture. Nella cristianità gli evangelisti sono quattro, nella cultura ebraica sono quattro i grandi profeti, tra i fondamenti del buddismo vi sono le “quattro nobili verità”. L’acchiappasogni , amuleto per eccellenza dei Nativi americani, è diviso in quattro parti come il loro albero sacro a quattro braccia, l’albero della vita, che riconduce al simbolo della croce.
ALTRI NUMERI FORTUNATI
Ciascuno di noi ha uno o più numeri che considera i propri “amuleti” personali,ma vi sono dei numeri
che sono ritenuti universalmente dei portafortuna : 3 , 7 , 13 ,e 22.
Il 3 è il numero sacro per eccellenza in molte culture, dall’antichità ad oggi, mentre il 7 è il numero dell’evoluzione armoniosa,
dell’universo in espansione (non a caso la stella delle fate ha sette punte e le note della scala musicale sono 7).Il 13 è l’antico
numero della completezza,si associa al significato della fine di un ciclo perché sono tredici i mesi lunari.Tredici sono i segni nell’astrologia
dei Nativi americani,che suddividono l’anno in mesi lunari. L’archetipo negativo del numero 13 deriva dall’Ultima Cena della trazione cristiana
dove i commensali erano 13 (dodici apostoli + Gesù), mentre l’idea che il giorno di Venerdì 13 porti sfortuna pare abbia un’origine
storica: nel venerdì 13 ottobre 1307 il re di Francia dette l’ordine di far arrestare tutti i Templari, che poi vennero imprigionati e
successivamente giustiziati. Il 22 è un numero magico. Considerato
Il secondo numero maestro (il primo numero maestro è l’11), si ricollega ai misteri del 22 Tarocchi, che rappresentano i ventidue sentieri della
realizzazione spirituale. Nei tarocchi il ventiduesimo Arcano, il Matto, è anche lo zero, quindi la fine e l’inizio di ogni cosa.
FERRO DI CAVALLO
Insieme al quadrifoglio, il ferro di cavallo è probabilmente il portafortuna e l’amuleto più conosciuto per
attirare la buona sorte.
Secondo la tradizione la fortuna arride a chi trova per caso un ferro di cavallo (non deve essere nuovo, ma perso da un cavallo) e il numero dei fori
per i chiodi indica gli anni in cui la buona sorte si protrarrà. Appeso sopra una porta o su una parete, il ferro di cavallo protegge gli abitanti
di una casa.
Ormai i cavalli sono stati sostituiti dalle automobili, perciò è molto improbabile trovare un ferro di cavallo per strada,
tuttavia il simbolo è rimasto impresso nella memoria popolare.
Sul so uso come portafortuna l’interpretazione si divide in due fronti.
Secondo una tradizione le punte devono essere rivolte verso il basso per “far scedere” la fortuna nella casa secondo un’altra fonte
le punte rivolte verso il basso fanno scorrere via la cattiva sorte mentre quelle rivolte verso l’alto trattengono tutto ciò che è buono.
Questa diversa interpretazione si ritrova anche nei tatuaggi, dove il soggetto viene riprodotto con le punte sia in giu che in su.
Un secondo disegno associato al ferro di cavallo da la direzione alla fortuna; per esempio, se è accoppiato con i dadi si “chiama”
la fortuna al gioco, se è associato a un cuore sarà fortuna in amore e così via.
ZAMPA DI CONIGLIO
Nell’Europa antica il coniglio era considerato un animale benefico e la zampa i coniglio o di lepre è un
portafortuna che deriva dalla vecchia magia popolare.
Un tempo la zampa imbalsamata era considerata un talismano molto potente e molti maghi, stregoni e sciamani portavano appesa sul corpo
una o più zampe di coniglio per attirare la buona sorte e potenziare la capacità di comunicare con gli spiriti e le dimensioni ultra terrene.
CORNA E CORNETTI PORTA FORTUNA
Come tutte le armi appuntite le corna hanno il potere di lacerare le forme eteriche di maledizioni e sortilegi.
Fin dai tempi più antichi le corna sono state un attributo di molte divinità, sia femminile che maschili, e in tute le tradizioni sono
un simbolo di forza, potenza, vittoria.
Ancora oggi le figure cornute sono considerate un potente antidoto contro la sfortuna e le maledizioni.
Il cornetto portafortuna, molto diffuso nell’Italia meridionale, è in uso sin dai tempi degli antichi Romani e da allora è rimasto
sempre in auge.
Probabilmente è l’amuleto del Sud Italia ed è conosciuto in tutto il mondo.
Protegge dal malocchio, dall’invidia e dai tiri mancini ed è un’immagine che ricorre anche nei tatuaggi
tipicamente “made in Italy”.
Il gesto di “fare le cona” è largmente diffuso come forma di scaramanzia e c‘è anche l’amuleto con la mano che fa le corna.
Questi oggetti sono sempre di colore rosso perchè questo colore agisce da scudo protettivo e tien lontana ogni negatività.
LA CORNUCOPIA
La cornucopia è il simbolo dell’abbondanza ed è un grande corno rovesciato o cesta a forma di corno,
dal quale traboccano fiori, frutti, monete d’oro e pietre preziose. Un tempo era un talismano che si offriva in dono ai matrimoni o alla
nascita di un bambino.
La cornucopia è associata sempre alla dea bendata, la fortuna che da questo corno dell’abbondanza pesca a piene mani i suoi
tesori per distribuirli ai mortali.
LA MANO
Altro amuleto per eccellenza, diffuso anche nei tatuaggi.
La mano che fa le corna chiusa a pugno con indice e mignolo sollevati agisce contro la malasorte e il malocchio
(indice e mignolo puntano agli occhi dello iettatore).
La manufica, con il pugno chiuso è il pollice che spunta tra indice e medio agisce contro il malocchio e è tipica dell’area mediterranea.
La mano con l’occhio dentro il palmo rappresenta l’occhio “che vede tutto”, l’occhio divino, ed è considerata
un potente amuleto.
La mano di fatima (o Hasma), aperta con le dita distese e unite, è una figura tradizionale dei paesi arabi.
L’Hasma presenta sempre un disegno al centro del palmo (una pietra un occhio o una mandala) e protegge dalla negatività in generale e
contro le malattie, in particolare se è presente l’occhio.